DIONISO: il culto, le donne 2009- 2010 Libero adattamento da “Baccanti” di Euripide
Fabio Delvò, Eva Legnaro, Laura Lomuscio, Daniela Marchini, Alessandra Nuttini, Paola Ripamonti, Ramona Rivetta, Elena Valenti, Rossella Visconti
Costumi e oggetti a cura della compagnia, Regia Maddalena Trani, Audio e Luci Alessandro Canali
Il culto di Dioniso – attingendo al testo di Euripide “Baccanti” - è stato utilizzato come pretesto per lavorare sulla trasformazione, sul cambiamento. E va da sé che il cambiamento e la trasformazione sono parenti stretti del lavoro dell’attore. La follia iniziatica legata al culto – essenzialmente femminile - veniva intesa anche come accrescimento della personalità, con una funzione reintegratrice e il raggiungimento di una forma di sapienza che non ha nulla a che vedere con la sapienza ricercata con la ragione. Perché la sapienza non è il sapere. Il rituale estatico veniva stimolato dalla danza, dal ritmo ossessivo della musica. Si è per questo lavorato su canti e suoni della tradizione greca e bulgara nonché – per quanto riguarda le azioni fisiche – sugli animali legati a Dioniso: Dioniso è leone serpente toro.