Maddalena

Trani

MT

Il teatro come l'alchimia: 

una continua trasformazione attraverso 

un perpetuo e attento mescolare conoscere e ri-conoscere

CORSI

1 - Improvvisazione e verità in scena

 

Obiettivo: lavorare su scene tratte da opere teatrali e/o cinematografiche procedendo attraverso due vie parallele: improvvisazioni alla ricerca di una logica di verità che scaturisca anche da esperienze personali, e allenamento fisico e vocale volto ad affinare l’efficacia e l’energia della comunicazione.

Struttura: riscaldamento, rilassamento, training sensoriale, giochi teatrali, giochi di ruolo; canto.

A chi è rivolto: a chi desideri affrontare un primo approccio al teatro

 

 

2 – Corpo e voce per un monologo

 

Obiettivo: affrontare il lavoro sul personaggio attraverso un percorso che permetta di migliorare le proprie capacità in termini di utilizzo dello strumento corpo-voce; affinare l’ascolto e ritrovare il ritmo e la musica del proprio strumento corpo-voce.

Struttura: tecniche di rilassamento, di respirazione e di emissione del suono; montaggio di una partitura fisico-vocale per affrontare il testo; elementi di tai-chi per la presenza, il movimento flessibile, lo sguardo; lavoro sul ritmo sul respiro e sul suono delle parole; canto.

A chi è rivolto: a chiunque si voglia impegnare nella creazione di un personaggio.

 

 

E’ consigliato un colloquio preliminare

E’ richiesto un testo a memoria e un canto

STORIA

IL CARRO DI TESPI

L’alchimia del teatro di Maddalena Trani 


Il teatro come un processo alchemico, un incessante mescolare confondere rimettere in causa per trasformarsi, progredendo in una continua crescita cognitiva che permetta, nel tempo, di entrare in una dimensione diversa dal quotidiano .

Il carro di Tespi è nato con l’intento di valorizzare la cultura teatrale tramite uno scambio sinergico tra diverse arti performative. 

Questo in un’ottica sia didattica sia di produzione: non è un caso che i corsi tenuti presso la sede di Milano avessero come contenitore generale il titolo “L’alchimia del teatro”.

La scuola prevedeva infatti corsi di Acrobatica e Giocoleria, Mimo, Teatrodanza, Canto operistico, Canto indiano Dhrupad, Teatro Noh.

Oltre naturalmente Corsi di avviamento al Teatro, Le improvvisazioni, Allenamento fisico e vocale, I monologhi e, infine, un Laboratorio permanente rivolto a coloro che desideravano approfondire l’allenamento e che mettevano a disposizione una maggiore quantità di tempo e di impegno.

Il carro è nato nel 1995, cofondatori Fabio Soragna, musicista, e Maddalena Trani, attrice e regista.

Fino al 2005 ha avuto la sede in via Orti 16, quasi 300 mq. A partire dal 2006 lo spazio è stato abbandonato e le cose sono notevolmente cambiate: per altri cinque anni è stato cercato – senza risultato – un locale che potesse considerarsi definitivo. In ogni caso i corsi hanno continuato a essere attivi, e Maddalena si è dedicata più all’attività di attrice che a quella di insegnante.  Anni movimentati dunque, che in un modo o nell’altro hanno dato molte soddisfazioni.

MADDALENA TRANI


Formazione con il Teatro de Sole e, successivamente, con il Laboratorio Extramondo di Milano. Attrice e regista lavoro da anni su corpo e voce attingendo a fonti diverse: tecniche di respirazione e meditazione di matrice orientale, canto operistico, canto soul e jazz, canto indiano Dhrupad e repertorio etnico. Oltre ad aver studiato acrobatica, danza classica e tip tap, arricchisco le conoscenze sul linguaggio del corpo mediante stage di Teatro Noh, laboratori con attori dell’Odin Teatret e praticando una forma di Tai Chi Chuan particolarmente dinamica.


Ho diviso le mie esperienze formative in “corpo” e “voce” non a caso. Il lavoro che più mi appassiona in ambito teatrale è tutto quello che “precede” il testo. Penso, anche se a molti può sembrare un’ovvietà, che solo con un corpo e una voce allenati si possa affrontare un testo, anche un breve monologo. Corpo e voce allenati servono a farci scoprire i nostri punti di debolezza e i punti di forza insegnandoci, nel tempo, a calibrare questi nostri potenti strumenti a disposizione per evitare cliché. Insomma un uso di corpo e voce consapevole. Ma non basta, occorre innanzitutto partire da sé e scoprire tutto ciò che teniamo nascosto e che “non ci piace” di noi. Tutto serve, è come se l’attore dovesse avere un bagaglio diversificato al quale attingere consapevolmente.

Oltre agli spettacoli dei quali è possibile vedere foto e video, molti altri sono stati messi in scena con allievi e non, sempre partendo dal lavoro sui due “strumenti” che abbiamo a disposizione. Per ricordarne un paio: “Do you love me?”  tratto dal delizioso piccolo manuale sui rapporti d’amore di Ronald Laing; “Il condannato a vita” tratto da Il re muore di Eugène Ionesco, anche qui un acrobata/attore a interpretare il re (Andrea Marasso) e un mimo/danzatore a interpretare una delle due regine (Rita Vaz Pato).

© 2018 Maddalena Trani - maddalenatrani@ilcarroditespi.com

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