Maddalena

Trani

MT

IMMAGINI

IN ALTO MARE 2017 Dall’omonima piéce di Slawomir Mrozek


Piccolo Eva Legnaro, Medio Alessandra Nuttini, Grosso Elena Valenti


Regia Maddalena Trani, Audio e Luci Alessandro Canali


Un denso banco di nubi di colore oliva scuro attraversato da bianchi lampi pesava basso sul mare

Il rumore del vento divenne rapidamente più forte

Esplosero enormi ondate che si risollevavano in montagne di spuma luminosa


Dalla tempesta in mare che causa il naufragio di una nave da crociera, si dipana la storia di tre naufraghi che, intrappolati su una zattera – come chiede il testo originale – o su un’isola – come è stato invece deciso per questa messa in scena, hanno a che fare con il pesante problema del nutrimento. Tutto è andato perduto nel naufragio, solo un baule e pochi altri oggetti sono stati recuperati, ma le provviste sono finite. A partire dalla decisione iniziale – a dire il vero unilaterale – di risolvere con il cannibalismo, l’autore studia le dinamiche socio/politiche inerenti una scelta così estrema. Ancora una volta tre donne interpretano la parte di uomini, lavorando su voce e atteggiamenti posturali che caratterizzano anche le tre personalità.

L’OTTAVO PIANO 2015-2016


Gilda Elena Valenti, Lidia Alessandra Nuttini, Miranda Eva Legnaro


Testo a cura delle attrici


Regia Maddalena Trani, Audio e Luci Alessandro Canali


Un ascensore si blocca all’improvviso. Tre donne imprigionate dall’imprevisto, ma soprattutto da un intricato e incalzante gioco di sospetti gelosie e frustrazioni che svela – con leggerezza – fragilità e piccole meschinità. Trabocchetti e doppi sensi accarezzano il segreto attorno a cui si snoda l’incontro delle tre donne, del tutto casuale e che, soltanto per caso, non degenera in una situazione rocambolesca. Come usciranno le nostre dalla prigione?

L’ASSEDIO DI LENINGRADO 2014-2015 di José Sanchis Sinisterra


Natalia Alessandra Nuttini, Priscila Elena Valenti


Regia Maddalena Trani, Audio e Luci Alessandro Canali


Tratto e ridotto liberamente dall’omonima piéce di José Sanchis Sinisterra. In un teatro in disuso Natalia e Priscila, personaggi modesti, attrici di ruoli secondari, sono alla ricerca di un copione dal titolo “L’assedio di Leningrado”: forse il copione potrebbe sciogliere il mistero avvolgente gli eventi che hanno stravolto la loro esistenza. Perché infatti dopo tanti anni le due donne sono ancora in quel teatro abbandonato? Cosa le lega? Un uomo, una storia di lotta e resistenza? Abbiamo qui riprodotto una breva sequenza di relazioni fra le due donne, sufficiente a fare intuire cosa si cela sotto l’apparente mistero. Del resto la piéce originale ha per sottotitolo “Storia senza finale”.

STRAWBERRY KILLER 2012-2013


Andrea  Alessandra Nuttini, Bianca Elena Valenti, Giulia Paola Ripamonti, Mia Eva Legnaro


Testi a cura delle attrici e della regista


Regia Maddalena Trani, Audio e Luci Alessandro Canali


Quattro attrici in scena insieme a quattro carte dei Tarocchi: La Torre, la Morte , la Papessa, il Matto. Quattro archetipi, quattro studentesse, quattro donne mature e una sola verità forte e misteriosa, sottaciuta e mal vissuta, che all’ultimo anno di liceo ha creato un legame indissolubile e pieno di contaddizioni, mai risolto fino ad oggi, giorno dell’incontro. Una delle quattro non c’è più e le altre si incontrano per onorare la sua dipartita. L’unica certezza fra tante sorprese e misteri è la potenza di un sentimento di amicizia che non si era mai perso e che forse era ed è più forte di qualsiasi logica.

DIONISO: il culto, le donne 2009- 2010 Libero adattamento da “Baccanti” di Euripide


Fabio Delvò, Eva Legnaro, Laura Lomuscio, Daniela Marchini, Alessandra Nuttini, Paola Ripamonti, Ramona Rivetta, Elena Valenti, Rossella Visconti


Costumi e oggetti a cura della compagnia, Regia Maddalena Trani, Audio e Luci Alessandro Canali


Il culto di Dioniso – attingendo al testo di Euripide “Baccanti” -  è stato utilizzato come pretesto per lavorare sulla trasformazione, sul cambiamento. E va da sé che il cambiamento e la trasformazione sono parenti stretti del lavoro dell’attore. La follia iniziatica legata al culto – essenzialmente femminile - veniva intesa anche come accrescimento della personalità, con una funzione reintegratrice e il raggiungimento di una forma di sapienza che non ha nulla a che vedere con la sapienza ricercata con la ragione. Perché la sapienza non è il sapere. Il rituale estatico veniva stimolato dalla danza, dal ritmo ossessivo della musica. Si è per questo lavorato su canti e suoni della tradizione greca e bulgara nonché – per quanto riguarda le azioni fisiche – sugli animali legati a Dioniso: Dioniso è leone serpente toro.

SHAKESPEARE E L’INFERNO DI DANTE 2009-2010


Regia Maddalena Trani


Il progetto è partito dall’idea di creare un ponte che unisse alcuni personaggi/situazioni archetipe delle tragedie di Shakespeare ad “analoghi” personaggi/situazioni archetipe rappresentati nell’Inferno di Dante. Due quadri compongono lo spettacolo: nel primo si è partiti da “Romeo e Giulietta”, nel secondo da “Macbeth” 


Romeo e Giulietta versus  VII cerchio 2° girone (Canto XIII) I violenti contro se stessi, la selva dei suicidi. Alcune azioni fisiche si rifanno al canto V – nel quale trova posto la storia di Paolo e Francesca – alla “bufera infernal, che mai non resta…”, un vento che non ha tregua e che travolge le anime.


Macbeth e Lady Macbeth versus  VII cerchio 1° girone (Canto XII) I violenti contro il prossimo immersi in una riviera di sangue, il Flegetonte. Il colore del sangue ha suggerito parte della scenografia – per altro molto scarna – costruita con grandi teli rossi resi mobili dagli attori stessi. Parte delle azioni fisiche rimandano invece ai Centauri, guardiani dei violenti.  


In entrambi i quadri testi da William Shakespeare e da Dante Alighieri

LA VISITA DELLA VECCHIA SIGNORA 2005-2006 Tratto dall’omonima piéce di Friedrich Duerrenmatt


Lorenzo Artioli, Barbara Bedrina, Marco Bertozzi, Donatella Bodini, Barbara Crepaldi,  Davide Delfini, Irene d’Elia, Silvia Figini, Eva Legnaro, Elisa Nardin, Danilo Nicolini, Beatrice Sbriscia Fioretti


Regia Maddalena Trani, Audio e Luci Alessandro Canali


Il potere del denaro e la giustizia, due temi che tracciano il disegno sotteso al testo. Nel dettaglio, si è cercato di cogliere - nei diversi quadri creati - i punti chiave che tengono unito il filo rosso degli avvenimenti: la conoscenza e la passione/l’amore puro; il rifiuto delle responsabilità e il primo omicidio; l’entrata in una dimensione di oscurità interiore ed esteriore; il troppo facile abbandono alla promessa di denaro per uscirne, il secondo omicidio. E l’ultimo omicidio, ripreso dalle telecamere di una televisione avida e miope che lo porta alla ribalta come fosse un atto di giustizia e una liberazione dall’oscurità che aveva caratterizzato il periodo precedente.

AMLETO 1998-1999  Dall’Amleto di William Shakespeare


Re Claudio Michele Cafaggi, Amleto Claudio Cremonesi, Polonio Diego Draghi, Laerte Davide Fossati, Gertrude/Ofelia Elisabetta Cavana, Lo Spettro Edoardo Mirabella, I musicisti Fabio Soragna e Davide Baldi


Regia Maddalena Trani, Audio e Luci Alessandro Canali


Gli interpreti di questo rutilante Amleto sono artisti di strada che sono anche attori. Ad eccezione dei due musicisti che hanno composto le musiche suonate poi dal vivo, e che non hanno certo sfigurato come attori interpretando due soldati, i due becchini e gli ambigui Rosenkrantz e Guildestern. Come affermava Gabriele Baldini nella nota introduttiva alla sua traduzione dell’opera “Amleto è – per certi aspetti - una tragedia da scrivere, del materiale da ordinare” straordinaria per i diversi livelli di lettura. Per questo forse Amleto stimola ormai da quattro secoli continui e diversi interrogativi innescando una inarrestabile produzione scenica . E nel nostro caso siamo partiti dal clown, dall’artista di strada ricordando che William Shakespeare per due dei clown della sua compagnia – William Kempe e Richard Cowley - scrive il ruolo dei due becchini.

© 2018 Maddalena Trani - maddalenatrani@ilcarroditespi.com

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